Qui di seguito vogliamo elencare alcune delle patologie su vite ove abbiamo utilizzato la nostra Zeolite Chabasite: Tolto l'ultima della Flavescenza Dorata, ( sono in atto diverse prove sul territorio ) abbiamo avuto dei grandi risultati ovvero uve sane senza marciscenze senza malattie. Semplificando, la Zeolite Chabasite non permette gli eccessi di acqua che sono i veicolatori delle malattie, riduce l'umidità essendo un regolatore naturale grazie al suo grande scambio cationico e alla sua reversibilità manteniamo costantemente temperature e acqua giusti sulle piante. E' sempre comunque consigliato parlare con il nostro Agronomo che vi darà le dosì e i tempi giusti per i trattamenti.

PERONOSPORA

Peronospora

 Si indica genericamente una malattia delle piante causata da protisti appartenenti non solo al genere Peronospora, ma anche ad altri generi, sia della famiglia Peronosporacee che della famiglia Piziacee. La malattia rientra in generale nella categoria delle malattie trofiche in quanto causata da organismi parassiti che sottraggono risorse trofiche alla pianta ospite per mezzo di rapporti anatomici e fisiologici abbastanza stretti. L'eziologia si manifesta, in generale, con depigmentazioni a carico dei tessuti verdi, a cui seguono in genere necrosi più o meno estese. A carico dei frutti si instaurano processi degenerativi che si manifestano con necrosi o marciumi. L'esito degli attacchi di peronospora è spesso letale, soprattutto quando interessa le piante erbacee.

OIDIO

OIDIO

L'oidio, detto anche mal bianco, nebbia o albugine, è una malattia trofica delle piante causata da funghi Ascomycota della famiglia delle Erysiphaceae nella fase asessuata del ciclo, in passato identificata con il genere di funghi imperfetti Oidium. Caratteristica comune degli Oidium è quella di produrre ife conidiofore terminanti con catene di conidiospore, dette appunto oidiospore.

 

Il rapporto trofico che lega gli agenti dell'oidio alle piante ospiti è un parassitismo obbligato. La maggior parte delle specie si comporta come ectoparassita, sviluppando un micelio sulla superficie degli organi attaccati. La relazione anatomo-fisiologica che lega il patogeno all'ospite è costituita da austorii che attraversano l'epidermide penetrando nelle cellule del tessuto sottostante. Solo alcune specie, facenti capo ai generi Leveillula e Phyllactinia, penetrano attraverso gli stomi comportandosi in questo caso come ecto-endoparassiti o come endoparassiti.

BOTRITE

BOTRITE

Botrytis cinerea è un fungo della famiglia Sclerotiniaceae, parassita che attacca molte varietà di piante, anche se fra i diversi ospiti quello economicamente più rilevante è la vite (in particolare aggredisce i grappoli d'uva).

In viticoltura è comunemente nota come marciume grigio o muffa grigia. La stessa può anche provocare allergie.

 

Il nome latino cinerea (fatta di cenere) si riferisce al colore grigio cenere assunto dall'uva a causa della sporata di questa specie.

MAL DELL'ESCA

MAL DELL'ESCA

Questa malattia, da sempre associata a viti piuttosto vecchie, è diffusa in tutte le aree viticole del mondo e attualmente causa gravi danni anche in impianti giovani, soprattutto su varietà considerate sensibili quali Sauvignon Blanc e Cabernet Sauvignon. La gravità di questa malattia è legata soprattutto al fatto che attualmente non esiste alcun prodotto in grado di contrastarla, da quando l'arsenito di sodio è stato ritirato dal commercio a causa della sua tossicità nei confronti dell'uomo e dell'ambiente.

SCAPHOIDEUS TITANUS

Scaphoideus titanus

Quest'insetto causa danni diretti di scarsa entità dovuti all'azione tossica della saliva, esercitata durante la suzione della linfa. Sulle piante attaccate si possono osservare, principalmente sulle nervature e sui germogli, necrosi ed alterazioni cromatiche. Il danno più grave è però di tipo indiretto ed è rappresentato dalla trasmissione del fitoplasma della Flavescenza dorata che si localizza nel floema in seguito alle punture di suzione.

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