Gelo, siccità e grandine hanno lasciato il segno, ma non hanno ancora decretato l’aspetto qualitativo generale dell’annata. Per certi aspetti la situazione potrebbe apparire complicata e difficile, ma non è certo drammatica e verosimilmente la sua sceneggiatura è ora in fase di riscrittura e la definitiva si avrà ad inizio agosto.
I viticoltori stanno combattendo come leoni, ci spiega il tecnico viticolo di Coldiretti Asti, Piero Bosca: “Dove ha colpito la peggior gelata degli ultimi 60 anni, in qualche modo si è arginata la situazione a tempo debito, eliminando i tralci danneggiati e agevolando l’uscita delle gemme dormienti. Chi è stato interessato dalla grandinata di questi giorni (che ha interessato alcuni comuni ad est della provincia, verso l’Alessandrino, ndr) è impegnato in opportuni interventi agronomici per salvare parte del raccolto”. La siccità, causata dal secondo semestre più caldo della storia, potrebbe ancora essere la croce o la delizia dell’annata.
Tutto dipenderà dalla pioggia. Se questo inizio agosto ci regalerà qualche precipitazione regolare e persistente come una pioggerellina autunnale, allora potrebbe esserci un colpo di scena. Il brutto anatroccolo potrebbe trasformarsi in cigno. Gli acini ora sono piccoli e pesano poco. “Con qualche buona precipitazione – sottolinea Bosca – potremmo avere acini più grandi, più pesanti e oltre al grado che è comunque garantito, anche migliori profumi ed aromi”.
Se la qualità dell’annata è dunque ancora da decidere, l’anticipo stagionale della vendemmia è ormai certo. Si dovrebbero cominciare a raccogliere le uve Chardonnay dopo Ferragosto, verso il 20, per passare poi attorno al 25 agosto alle uve Moscato d’Asti. La raccolta delle uve a bacca nera delle varietà più precoci partirà nei primi giorni di settembre e la vendemmia clou, quella della Barbera d’Asti, sarà anticipata a metà settembre, sempre considerando qualche precipitazione.
“Ovviamente – ci spiega Secondo Rabbione, vice direttore di Coldiretti Asti e responsabile del Centro Studi Vini del Piemonte (che ha sede a San Damiano d’Asti) – valuteremo giorno per giorno l’andamento della maturazione delle uve, per individuare il momento migliore per la raccolta. In questo momento, come per altro accade tutti gli anni, alcuni tendono ad enfatizzare i casi di maturazione precoce delle uve, in realtà occorre valutare con attenzione l’uniformità della maturazione in ogni singolo vigneto ed eseguire valutazioni analitiche puntuali per determinare il picco qualitativo. Noi intorno al 20 agosto, in prossimità della data che reputiamo prossima alla completa maturazione delle uve Chardonnay, faremo i primi prelievi e le prime analisi sulle curve di maturazione per determinare il momento più appropriato per la raccolta”.
“Per conoscere il nostro destino – conclude Cabiale – non ci resta che aspettare ancora qualche giorno, poi sapremo se l’annata 2017 potrà almeno avvicinarsi alla fantastica 2016. In ogni caso per i consumatori e gli estimatori di vino sarà un’annata interessante, tutta da scoprire. Suppongo che la qualità potrà essere come lo è stato il tempo: variabile. E si potrà andare alla ricerca di inaspettate e inesplorate eccellenze”.
Date inizio vendemmia (previsioni)Uve base spumanti 10/14 agostoUve per bianchi (Chardonnay) 20/22 agostoMoscato d’Asti Docg 24/25 agostoPrime uve a bacca nera 2/4 settembreUve Barbera d’Asti Docg 14/17 settembre.
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